23 gen 2013

Avvistato un alieno a Castellammare,o no?

In Limbo
Gennaro Chierchia e Luigi De Rosa
di Gennaro Chierchia
Con-fine Edizioni pagine 111 € 10,00
isbn 9788896427293



Manuele Arca, il protagonista di questo romanzo,
di professione fa la guardia giurata, lavoro noioso quanto la vita che fa, per questo la sua bellissima fidanzata,Angela, decide di piantarlo. Manuele come tutti i cuori infranti non ci sta. Crede, come al solito, che Angela abbia preso una decisione sbagliata, la cerca ma non la trova e lo sconforto diventa disperazione quando scopre , guardando la TV, che la sua ex è diventata una stelletta dell'hard di quelle che la notte si muovono, come capitoni impazziti,"coperte" da tanga e reggiseni microscopici  su divani rosso fuoco vogliose di un pollo da spennare con la complicità dei gestori telefonici. Manuele rimane basito, sembra quasi pronto ad entrare nel ruolo dell'attore americano Geoge C. Scott in "Hardcore", il padre che scopre la figlia minorenne Kritsten attrice in un film porno e a calci e pugni raddrizza la tragedia, ma quella di Manuele non è una tragedia hollywoodiana, quindi si rimbocca le maniche e parte, ma per dove?
E qui che gli viene in aiuto il suo miglior amico, un tossico  che a sua volta conosce Gioele ,uno stregone (o è un cialatano?) che vive in una roulotte come uno zingaro e , come il rabdomante per l'acqua, lui ha un sesto senso per scovare le persone scomparse !
In compagnia di questi due deficienti, perdon, amici, Manuele comincia un'avventura bukowskiana
che lo porterà fino da Artemio ,produttore di film hard , che sembra tener prigioniera la bella Angela, ma :
Nudo sul divano,1916; Amedeo Modigliani

Mi destai alla siccità e le felci erano morte,
le piante in vaso gialle come grano;
la mia donna era sparita
e i cadaveri dissanguati delle bottiglie vuote
mi cingevano con la loro inutilità;
c'era ancora un bel sole, però,
e il biglietto della padrona ardeva d'un giallo caldo
e senza pretese; ora quello che ci voleva
era un buon attore, all'antica, un burlone capace di scherzare
sull'assurdità del dolore; il dolore è assurdo
perché esiste, solo per questo;
sbarbai accuratamente con un vecchio rasoio
l'uomo che un tempo era stato giovane e,
così dicevano, geniale; ma
questa è la tragedia delle foglie,
le felci morte, le piante morte;
ed entrai in una sala buia
dove stava la padrona di casa
insultante e ultimativa,
mandandomi all'inferno,
mulinando i braccioni sudati
e strillando
strillando che voleva i soldi dell'affitto
perché il mondo ci aveva tradito
tutt'e due.

da "la tragedia delle foglie di Chalers Bukowski

a cura di Luigi De Rosa



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